Apparentemente sono 4 domande diverse… molto diverse…
In realtà la risposta dovrebbe essere una sola!
Mi spiego meglio…
Esiste in Giappone un concetto fondamentale che si chiama IKIGAI.
La traduzione del termine IKIGAI di solito è “ragion d’essere”, oppure “scopo della vita”, o ancora “il motivo per cui vale la pena alzarsi la mattina”.
Sfumature di un’idea che, di base, risponde a quelle che possono essere considerate le domande esistenziali di ogni individuo: “perchè sono qui?”, “come faccio a essere felice?”
Ogni abitante del Giappone conosce il proprio IKIGAI, e lo persegue fin dall’infanzia. Per loro è scontato averlo. Fa parte della propria cultura.
Se penso a noi (occidentali – europei – italiani) invece…
Quante volte ci capita di sentirci smarriti e scoraggiati?
Quante volte facciamo fatica a dare un senso alla nostra vita?
Quante volte abbiamo avuto l’impressione di non essere più i capitani della propria nave?
Quante volte la felicità ci sembra un traguardo irraggiungibile?
D’altronde non è colpa nostra. Semplicemente la nostra cultura ed educazione (la maggior parte delle volte) non prevede di trovare risposta a questo tipo di domande, se non in età adulta magari.
Però, dal mio punto di vista, arriva un momento in cui bisogna proprio trovarla questa risposta, trovare il proprio Ikigai.
E ti faccio ragionare non tanto sui vantaggi del farlo, perché ritengo siano abbastanza intuibili, quanto sulle conseguenze del rimandare un lavoro di questo tipo.
Non so tu, ma io sono fermamente convinta che nel momento in cui conosco cosa mi rende felice e mi fa sentire realizzata, di conseguenza mi sento bene, provo belle emozioni, possiedo un ottimo livello di energia e godo di una buona salute fisica.
Viceversa, se non conosco la direzione in cui sto andando e la mia esistenza perde di senso, non solo mi imbatterò in persone, situazioni, scelte sbagliate per me, ma sicuramente inizierò a provare con costanza brutte emozioni e sensazioni, i miei pensieri faticheranno a essere orientati alla fiducia, alla speranza e all’ottimismo, la mia energia avrà un collasso. Mi sentirò spenta e priva di vitalità e soprattutto, il mio corpo aprirà le porte alla malattia, per cui potrebbero manifestarsi dei sintomi a disturbare il mio stato di salute…
Ti va di correre questo rischio?
Ne vale la pena?
Secondo me, NO!
E te lo dico per esperienza professionale (dopo le decine e decide di persone che ho avuto in terapia o formato in aula) e personale (perché ogni progetto che ho realizzato è nato dalla risposta a quelle domande di poche righe sopra: “cosa mi piace fare?”, “cosa mi riesce bene?” “come posso dare il mio contributo al prossimo?”, “per cosa merito di essere pagata?”.
Mi ritengo una di quelle persone che può affermare con certezza che: il nostro sogno più grande, la nostra passione, i nostri desideri POSSONO DIVENTARE IL NOSTRO LAVORO.
Non è vero che ci dobbiamo accontentare di quello che troviamo perché c’è la crisi! È solo una grandissima scusa!
Noi possiamo permetterci in qualunque momento di fare esattamente il lavoro che ci piace, quello che ci rende soddisfatti e non ci stressa, quello che fa del bene a noi e anche al prossimo, quello che ci gratifica e realizza anche a livello economico.
Agàpi ne è un esempio.
Agapi è stata la risposta a quelle 4 domande.
Mi piace occuparmi del benessere delle persone. Mi riesce bene. Facendolo, ne beneficia il prossimo. Vengo pagata per farlo.
Attorno a queste prime semplici risposte, insieme anche a Leonardo (colonna portante, tanto quanto me, della Scuola) abbiamo costruito tutto il resto.
Formare Operatori Olistici ci permette di far realizzare contemporaneamente diversi obiettivi:
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attraverso il nostro percorso si ha la reale possibilità di intraprendere un lavoro di crescita personale e di consapevolezza integrata (di corpo – mente – spirito/energia);
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i nostri allievi possono finalmente veder realizzato il desiderio di dedicarsi al massaggio (e alla cura del prossimo in generale) come lavoro e non come hobby;
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formando operatori olistici sappiamo perfettamente che stiamo ampliando la rete di persone che, nel loro piccolo, fanno del bene agli altri e migliorano le proprie relazioni.
Non sto dicendo che sia immediatamente facile… mentirei.
Ci vogliono senz’altro tempo, dedizione, impegno, un minimo investimento economico, pazienza, determinazione, coraggio, strumenti e una strategia.
Ma se senti che la tua vita DEVE cambiare direzione…
Se senti che il benessere (tuo e del prossimo) è la strada giusta per te…
Se sei disposta/o a farti aiutare e sostenere in un percorso di cambiamento…
Allora noi di Agapi possiamo accompagnarti in questo viaggio.
Devi solo fare il primo passo…